Il frutto acerbo: Commedia in tre atti -  Roberto Bracco

Il frutto acerbo: Commedia in tre atti (eBook)

Tra conflitti familiari e onore: una commedia verista di Bracco
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2021 | 1. Auflage
53 Seiten
Good Press (Verlag)
978-4-06-607052-8 (ISBN)
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Il frutto acerbo: Commedia in tre atti di Roberto Bracco è un'opera che si situa nel contesto del teatro verista italiano del primo Novecento. La commedia affronta temi come l'onore, la famiglia e il conflitto generazionale, attraverso dialoghi vivaci e una narrazione ricca di dettagli realistici. Lo stile di Bracco è caratterizzato da una profonda conoscenza della psicologia dei personaggi e da una critica sociale serrata, tipica del naturalismo.

ATTO SECONDO.


Un elegante salotto in casa Ricchetti.— Una sola porta a destra, una sola porta a sinistra. Una gran porta alla parete in fondo.

SCENA I.


TILDE, la CAMERIERA, poi BICE.

Tilde

(giunge allora allora dalla campagna. Seguìta dalla Cameriera, che si ferma aspettando gli ordini, entra dal fondo con passo affrettato. Inquieta e pensosa, passeggia in silenzio su e giù per la stanza, agitando l'ombrellino.)

Tilde

(dopo di aver passeggiato per un po') Andate su dalla marchesa zia e dite a mia sorella che io sono qui.

La Cameriera

E alla signora marchesa, nulla?

Bice

(nei suoi abiti di educanda— entra festosamente, commossa, correndo ad abbracciare e a baciare Tilde) Tilde! Tilde! Tilde mia cara!

(La Cameriera via.)

Tilde

(ricambiando con freddezza l'abbraccio di Bice) Mi hai visto giungere?

Bice

Sì, la zia ha ricevuto il tuo telegramma, e io t'aspettavo ansiosa alla finestra. Sarei discesa immediatamente; ma ho creduto che tu andassi su per parlare con lei.

Tilde

Mi preme più di parlare con te.

Bice

Come sei stata buona nel venire così presto!

Tilde

Trovi?

Bice

(intimorita dal tono di lei) O Dio, Tilde!... Non sei ben disposta?

Tilde

Tutt'altro che ben disposta.

Bice

Dio mio!

Tilde

Uscita da poco più d'un mese dal collegio, ti fai pigliare da questa frenesia? Il primo uomo che ti si è messo innanzi t'è parso una divinità! Ed ecco, all'impensata, la bomba del matrimonio!

Bice

(paurosa) Io t'avevo già avvertita che Franchesi era molto gentile con me.

Tilde

Anzitutto, io non sapevo che costui fosse un compagno di scuola di mio marito. E, d'altronde, non potevo immaginare che in quindici giorni riuscisse ad accenderti la fantasia sino a farti scrivere di quelle stupidaggini! Il mago! L'irresistibile!... La sirena!

Bice

(quasi piangendo) Tu mi mortifichi troppo!

Tilde

Ma no, angelo caro. Io non ho l'intenzione di mortificarti. Io ce l'ho con la zia a cui ho avuto il torto di affidarti, e ce l'ho.... ce l'ho con tutta quella mala gente, di cui noi donne non sappiamo fare a meno.

Bice

(con schietta ingenuità) Qual'è la mala gente?

Tilde

Gli uomini.

Bice

Ciò significa che lui... è un uomo eccezionale.

Tilde

Un uomo che è eccezionale non è un uomo! Intanto, quel che ho letto nella tua lettera di stamane non depone certo in suo favore. Questo signore, che alla sua età ti si offre come marito senza pensarci su due volte e che, a quanto mi hai scritto, ti ha amato subito perchè t'ha conosciuta in abito di educanda, è semplicemente un vizioso!

Bice

Perchè? Che vizio ha?

Tilde

... «Vizioso» è una parola generica.

Bice

Non è solo per questo vestito che si è innamorato di me.

Tilde

Ma io indovino che questo vestito non lo hai smesso ancora per secondare la sua mania. E la bambola dov'è? Anche per la bambola che conservi da quando eri bimba pare che costui si sia deciso a sposarti. Tutto ciò è inaudito, piccina mia!

Bice

Ritorci le cose a modo tuo!... Sì, la bambola, l'abito di educanda, i capelli pettinati con semplicità, le trecce sulle spalle, sono delle cose che gli fanno un grande effetto. Non c'era abituato. Ma poi mi ama per altre ragioni.

Tilde

(sedendo) Fuori le altre ragioni.

Bice

Mi ha assicurato che quando mi parla e io arrossisco, gli sembra... (cercando di ricordarne appuntino le parole) gli sembra... di «fare un bagno di verginità»....

Tilde

(come fra sè) Ricostituente!

Bice

... e che gli basta di guardare la punta del mio piede e il neo che ho qui sul collo per capire... per capire... «com'è fatto il paradiso».

Tilde

E, avendolo capito, ti vuole sposare.

Bice

Mi vuole sposare,... «per darmi tutta la sua vita»....

Tilde

... e per pigliarsi la tua.

Bice

S'intende.

Tilde

Senonchè, la tua è ancora intera, e della sua non ne resta a lui che poco o nulla.

Bice

Come se fosse un vecchio!

Tilde

Non ha che pochi anni meno di mio marito. Mio marito è un vecchio per me. Egli sarebbe un vecchione per te.

Bice

Mi ha spiegato che gli uomini maturi sono i mariti migliori, perchè hanno già vissuto molto.

Tilde

È la solita canzone. L'ho ascoltata anch'io. Ma ti persuade che chi ha già fatto cento chilometri di strada possa proseguire con più lena di chi non ne abbia fatti che due?

Bice

E l'esperienza non la conti? Franchesi ripete sempre ch'egli è forte della sua esperienza.

Tilde

Piccina mia, credi a me, l'esperienza non rinforza: indebolisce.

Bice

Trovi a ridire a ogni sua parola, perchè non lo conosci.

Tilde

Senza averlo mai visto, io lo conosco come tu non lo conosceresti che dopo d'averlo sposato. Ah! io vorrei potermi pentire della mia sfiducia. Vorrei che egli non fosse di quelli che all'ultima ora ricorrono al rossore delle fanciulle soltanto... per fare dei «bagni di verginità». Vorrei che, malgrado l'età sua, fosse un uomo in buone condizioni... (ripigliandosi) onesto, sincero, veritiero....

Bice

Allora, tu pensi che egli m'inganni?

Tilde

Prima d'ingannare te, inganna sè stesso. È pronto a sposarti?... Tante grazie! O sposare o rinunziare. Ma, disgraziatamente, gli uomini, per ammogliarsi, non devono presentare un certificato d'idoneità! (Attirandola a sè e mettendosela sulle ginocchia) No, non ti turbare così e non credermi ingiustamente severa. Vuoi comprendermi un po'? Vuoi cercare di comprendermi, angelo caro?

Bice

(fa cenno di sì.)

Tilde

Supponiamo che egli, invece d'imbattersi in te, si fosse imbattuto in un'altra fanciulla: e supponiamo che quest'altra fanciulla fosse stata bella come te o anche meno bella, meno intelligente, meno virtuosa, e avesse nondimeno arrossito come te e avesse avuto, come tu hai, la freschezza dei diciotto anni, il profumo dell'innocenza, l'impronta dell'educandato. Non ti pare che, nel vederla, nell'avvicinarla, egli avrebbe avuto le medesime sensazioni?

Bice

No, no, Tilde! Certamente no!

Tilde

Ah! se avessimo il mezzo di metterlo alla prova, come ti convinceresti del contrario!

Bice

Prima di far la corte a me non l'aveva mai fatta a una fanciulla.

Tilde

(riflettendo, con un lampo negli occhi) Dovremmo assicurarci che egli sarebbe incapace di farla adesso a qualcuna.

Bice

Io ne sono più che sicura! Altrimenti, non l'amerei come l'amo.

Tilde

E quali indagini hai potuto compiere, tu, piccina mia? Lascia, lascia a me l'incarico d'indagare un po' seriamente....

Bice

In che modo?

Tilde

(celando il suo pensiero)... Interrogherò delle persone....

Bice

Bisogna per altro guardarsi dalle calunnie. È così calunniato!

Tilde

Da chi è calunniato?

Bice

Dalle donne.

Tilde

Poveretto!

Bice

Si vendicano, sai, perchè da un certo tempo in qua egli ha sempre detto di no a tutte!

Tilde

(ironica) Buon segno! Ma io non interrogherò nessuna donna.

Bice

Mi permetterai di assistere al colloquio che avrai con lui?

Tilde

Forse, te lo permetterò, ma.... (risoluta) a condizione che tu non gli comparisca davanti in questi abiti ridicoli. Ti devi accertare che egli sia innamorato di te, non della tua veste. Comincia dunque con lo smetterla e col dirle addio per sempre. Poi, vattene su, buona buona, dalla zia, e aspetta che io ti chiami.

Bice

(alzandosi, inquieta, malcontenta) Ti obbedisco.

Tilde

E fida in tua sorella, che ha il dovere di farti da mamma. (Si alza anche lei, e la carezza ancora affettuosamente.) In fondo, io non ho nulla contro di lui. Io ho in odio bensì l'istituzione dei mariti troppo vecchi, che sono una vera piaga sociale, e la combatto ora con accanimento perchè tu, piccina cara, ne sei minacciata. Se mi accorgerò che nel signor Franchesi questa istituzione è meno infetta che in altri, chiuderò un occhio e gli aprirò le braccia... le tue, beninteso.

SCENA II.


TILDE, BICE, ERNESTO, NINO.

Ernesto

(entra brioso e scherzoso) Tu mi fuggi, e io t'inseguo.

Tilde

Tu qui?!

Ernesto

T'inseguo, t'inseguo!

Nino

(entra come Ernesto, a...

Erscheint lt. Verlag 18.5.2021
Sprache italienisch
Themenwelt Literatur Lyrik / Dramatik Dramatik / Theater
ISBN-10 4-06-607052-3 / 4066070523
ISBN-13 978-4-06-607052-8 / 9784066070528
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