Tecniche teatrali e formazione dell’oratore in Quintiliano (eBook)

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F. R. Nocchi, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Rome.

Introduzione 11
1 Intersezioni fra teatro e oratoria prima di Quintiliano 17
1.1 Oratoria e recitazione: due arti affini 17
1.2 A scuola di recitazione 24
1.3 Teatro e retorica a Roma: un rapporto controverso 28
2 Didattica della voce 37
2.1 Pronuntiatio 37
2.2 Età prescolare 38
2.3 Il paedagogium e il ludus primi magistri 41
2.4 Il grammaticus 44
2.5 Il comoedus 52
2.5.1 Perché proprio il comoedus? 52
2.5.2 Il programma di insegnamento del comoedus: lezioni di dizione 64
2.5.3 Una corretta respirazione 72
2.5.4 L’aequalitas 76
2.5.5 La lettura di passi scelti 81
2.6 Lettura e recitazione presso il retore 86
2.7 Modulatio scaenica e cantus obscurior 96
3 Imago est animi voltus: la maschera fra teatro e oratoria 105
3.1 Il comoedus maestro di espressività 105
3.2 Un insegnamento non istituzionalizzato 110
4 Sermo corporis 127
4.1 Gli antecedenti letterari 127
4.2 I presupposti della scelta quintilianea 129
4.3 Rapporti fra teatro e oratoria: actio e imitatio 134
4.4 L’apprendimento presso il comoedus 145
4.5 Il palaestricus 147
4.6 L’actio 152
5 Prosopopea e etopea 159
5.1 Tecniche di visualizzazione 159
5.2 La prosopopea e l’etopea presso il grammaticus 161
5.3 La figura dell’etopea 174
5.4 Prosopopea come esercitazione presso il retore 174
5.5 La figura della prosopopea 190
6 Lettura di Menandro alla scuola del grammaticus 193
6.1 Lettura e interpretazione dei testi comici 193
6.2 Menandro e l’arte declamatoria: fonti letterarie 196
6.3 Menandro e l’arte declamatoria: fonti papirologiche 200
Bibliografia 211
Indici 229
Indice dei loci notevoli 229
Indice dei nomi e delle cose notevoli 235
Indice degli autori moderni 239