Scripto sopra Theseu Re
Il commento salentino al «Teseida» di Boccaccio (Ugento/Nardò, ante 1487)
Seiten
2016
de Gruyter Mouton (Verlag)
978-3-11-044152-9 (ISBN)
de Gruyter Mouton (Verlag)
978-3-11-044152-9 (ISBN)
Die Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie zählen zu den renommiertesten Fachpublikationen der Romanistik. Sie pflegen ein gesamtromanisches Profil, das neben den Nationalsprachen auch die weniger im Fokus stehenden romanischen Sprachen mit einschließt. In der Reihe erscheinen ausgewählte Monographien und Sammelbände zur Sprachwissenschaft in ihrer ganzen Breite, zur mediävistischen Literaturwissenschaft und zur Editionsphilologie.
Sono rarissime le testimonianze della ricezione dei capolavori della letteratura toscana medievale nelle regioni più periferiche dell’Italia meridionale nei periodi angioino e poi aragonese: la pubblicazione del commento anonimo al Teseida di provenienza salentina trasmesso col titolo di Scripto sopra Theseu Re rappresenta dunque una significativa acquisizione. L’apparato di chiose è trasmesso da un unico manoscritto quattrocentesco appartenuto alla biblioteca di Angilberto del Balzo, barone ribelle salentino giustiziato da re Ferrante d’Aragona nel 1487. Come dimostrano gli studi linguistici e filologici contenuti nel primo volume, il commento è indipendente dalla restante tradizione esegetica incentrata sul Teseida, ed è stato composto a partire da una redazione del poema circolante nelle corti dell’Italia meridionale. L’edizione critica integrale dell’ampio testo (contenuta nel secondo volume) e gli studi che la corredano gettano luce su aspetti finora sconosciuti della diffusione dell’opera boccacciana in età medievale, offrendo elementi inediti per la conoscenza della storia linguistica del Mezzogiorno.
Sono rarissime le testimonianze della ricezione dei capolavori della letteratura toscana medievale nelle regioni più periferiche dell’Italia meridionale nei periodi angioino e poi aragonese: la pubblicazione del commento anonimo al Teseida di provenienza salentina trasmesso col titolo di Scripto sopra Theseu Re rappresenta dunque una significativa acquisizione. L’apparato di chiose è trasmesso da un unico manoscritto quattrocentesco appartenuto alla biblioteca di Angilberto del Balzo, barone ribelle salentino giustiziato da re Ferrante d’Aragona nel 1487. Come dimostrano gli studi linguistici e filologici contenuti nel primo volume, il commento è indipendente dalla restante tradizione esegetica incentrata sul Teseida, ed è stato composto a partire da una redazione del poema circolante nelle corti dell’Italia meridionale. L’edizione critica integrale dell’ampio testo (contenuta nel secondo volume) e gli studi che la corredano gettano luce su aspetti finora sconosciuti della diffusione dell’opera boccacciana in età medievale, offrendo elementi inediti per la conoscenza della storia linguistica del Mezzogiorno.
Marco Maggiore, Istituto Opera del Vocabolario Italiano, CNR, Firenze, Italy.
Erscheint lt. Verlag | 11.4.2016 |
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Reihe/Serie | Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; 399 |
Verlagsort | Berlin/Boston |
Sprache | italienisch |
Maße | 155 x 230 mm |
Gewicht | 1030 g |
Themenwelt | Geisteswissenschaften ► Sprach- / Literaturwissenschaft ► Literaturwissenschaft |
Geisteswissenschaften ► Sprach- / Literaturwissenschaft ► Romanistik | |
Schlagworte | Boccaccio Commentaries • Boccaccio-Kommentierung • History of the Italian Language • Italienische Literatur/Mittelalter • Medieval Italian Literature • Medieval Italian Literature; Old Salentino Dialect; History of the Italian Language; Boccaccio Commentaries • Old Salentino Dialect • Sprachgeschichte/Süditalien |
ISBN-10 | 3-11-044152-7 / 3110441527 |
ISBN-13 | 978-3-11-044152-9 / 9783110441529 |
Zustand | Neuware |
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